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mercoledì 2 settembre 2009

'Acqua dalla galleria per salvare il Carza'

Repubblica — 11 agosto 2009 pagina 6 sezione: FIRENZE
SALVARE in tempi brevi il torrente Carza dal totale prosciugamento. E' quanto si propone l' amministrazione comunale di San Piero a Sieve (Fi), che ha annunciato di aver scritto a Tav e ai realizzatori della linea Alta velocità una lettera nella quale si richiedono interventi «anche temporanei» per evitare che il torrente Carza muoia definitivamente. Il Carza è uno dei torrenti danneggiati durante i lavori di traforo della galleria alta velocità della linea FirenzeBologna. Il Master Plan della Regione Toscana, cioè il piano degli interventi di mitigazione ambientale, prevede la realizzazione di un «invaso artificiale», cioè un lago della capacità di circa 300 mila metri cubi che alimenti di nuovo i torrenti prosciugati, ma «questo progetto è ancora in fase preliminare e ci vorranno sicuramente tra i dieci e i quindici anni» spiega l' assessore ai lavori pubblici e alle politiche ambientali Massimo Calamai. «Il Carza fa parte della storia del nostro paese- dice- ma oggi è ormai quasi inesistente. Il prosciugamento può essere dovuto in parte alla siccità degli ultimi tempi, ma è dal 2007 che è a secco. Nei tratti in cui attraversa i centri urbani sembra un' autostrada, tanto che ci si può camminare sui ciottoli». L' idea è di riattivare, nel periodo compreso tra giugno e ottobre, le pompe della galleria Vaglia: «Noi ci siamo accorti del prosciugamento quando sono finiti i drenaggi dalla galleria - continua - Fino ad allora il torrente veniva alimentato dagli stessi spurghi d' acqua eseguiti durante i lavori. Per questo pensiamo che riattivando le pompe drenanti il torrente possa continuare a vivere almeno fino a quando non verrà realizzato il progetto dell' invaso». Ricorda che con lo stesso sistema sono stati salvati i torrenti Bosso e Bagnone, nelle vicinanze di Luco di Mugello: «Potrebbero spiegarci se tecnicamenteè possibile farlo anche qui da noi». Il sindaco di San Piero a Sieve Marco Semplici aggiunge che «sulla questione sta attivando tutti i canali necessari»: «Ho intenzione di creare tavoli di confronto tra i vari enti coinvolti, in attesa che vengano proposte soluzione alternative». - EVARISTO SPARVIERI

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