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mercoledì 2 settembre 2009

Agriturismo sprint si apre in un giorno

Aprire un agriturismo online in un solo giorno, usare solo prodotti di origine toscana, combattere gli abusivismi con controlli coordinati con i Comuni. E´ quanto intende realizzare la giunta regionale con una proposta di legge varata lunedì in materia di agriturismi. «Sono tre gli obiettivi di una modifica che apre la nuova stagione legislativa per questo tipo di attività economica a forte ricaduta ambientale - ha spiegato il presidente della Regione Claudio Martini - rafforzare il legame fra ristorazione negli agriturismi e produzioni tipiche, dare più efficacia ai controlli da parte dei Comuni anche per combattere gli abusivismi e, terzo, semplificare le procedure e farlo in modo così radicale che ogni imprenditore, da casa e con procedimenti on-line, possa in ogni momento avviare o modificare la tipologia della sua attività, sempre però rispettando le autentiche attività agrituristiche».Per quanto riguarda i controlli, la Regione intende affidare ai Comuni un mandato per visionare annualmente almeno il 10% delle strutture che offrono servizio di ristorazione: «Questo - ha continuato Martini - a garanzia degli agriturismi in regola e per combattere l´abusivismo di chi si appropria del valore aggiunto rappresentato dal marchio Toscana». Tra gli altri aspetti presenti nella proposta, semplificazioni sulla cancellazione dei limiti relativi al numero massimo di camere e di posti letto e l´eliminazione di un passaggio burocratico per cambiare destinazione d´uso ai fabbricati già esistenti. Secondo i dati Istat diffusi dalla Regione, nel settore agrituristico la Toscana è leader nazionale. Dei circa 18.000 agriturismi presenti in Italia, quasi uno su quattro è toscano, e in totale, sul territorio regionale, ci sono 4061 aziende, con una crescita del 3% rispetto al 2007. Il primato spetta alla provincia di Siena, con 1050 strutture, e a Grosseto (899), seguite a ruota da Firenze (590) Arezzo (450). Il totale dei posti letto è pari a 50.636, per un giro d´affari stimato intorno ai 243 milioni di euro. La proposta di legge dovrà ora passare al vaglio del consiglio regionale.

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