Una strada intitolata a Edmondo Berselli. La proposta, partita da Facebook, rilanciata nei giorni scorsi dalla Gazzetta, approda nelle stanze del Pd, che ha annunciato di sostenere l’iniziativa. A riferirlo, con una lettera al nostro giornale, Paolo Trande, capoguppo del Partito Democratico in Consiglio comunale, che ha deciso di portare la richiesta al vaglio della Commissione toponomastica. Per motivare la richiesta, Trande racconta la propria esperienza personale con lo scrittore. «Mi è capitato di conoscerlo durante una malattia, che cagionò il ricovero di una sua familiare. In ospedale capita spesso che le persone “famose” e “potenti” presentino da subito, all’entrata, le credenziali», spiega Trande, di professione medico. «Ma con Berselli non accadde così». «Giorni di colloqui e informazioni sullo stato di salute della sua familiare, rigorosamente negli orari di ricevimento, senza mai fare cenno alla sua notorietà e senza mai pronunciare il suo nome e cognome - continua Trande - Spazientito dalla inspiegabile assenza del classico e italico “lei non sa chi sono io”, attinsi al coraggio che arriva dalla comunicazione della dimissione della familiare per dire “lei e’ Edmondo Berselli e io sono un suo lettore”. Lui mi guardò e mi disse “grazie di tutto e mi chiami quando vuole che facciamo volentieri quattro chiacchiere”, ma non l’ho mai chiamato». Per Trande, quei giorni gli diedero la conferma di avere «dinanzi non solo un grande intellettuale, ma anche un grande uomo. E i grandi devono avere un loro posto a Modena». Su Facebook, intanto, la fan page “Una via di Modena a Edmondo Berselli” continua ad aumentare i propri iscritti, superando la soglia dei 900 utenti.
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