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giovedì 22 luglio 2010

Esami, i referti arrivano a casa


Referti online, scaricabili e consultabili direttamente dal pc di casa, con pochi e semplici passi. E’ il nuovo servizio informatico offerto dall’Azienda Usl: circa 1.200 i referti scaricati in tre settimane di sperimentazione, per un progetto di innovazione tecnologica che mira a evitare spostamenti e inutili attese agli sportelli. Con un occhio di riguardo alla normativa sulla privacy.  
Il progetto, il primo in Emilia-Romagna per dimensioni, vede coinvolti i 48 centri prelievi attivi nella provincia, che da oggi offriranno agli utenti la possibilità di consultare e stampare direttamente da internet i referti degli esami eseguiti nei laboratori analisi. «Per ora abbiamo deciso di mettere a disposizione gli esami dei laboratori analisi - spiega il direttore del servizio informativo, Pierfrancesco Ghedini - perchè sono quelli che necessitano di più, dal momento che hanno una consegna differita. Stiamo però studiando anche un sistema per mettere online i referti degli esami radiologici, forse offrendo ai soli medici le radiografie per non appesantire troppo il sistema». Il 26 giugno, uno dei primi giorni di sperimentazione, sono stati appena 11 i referti scaricati, ma da qualche giorno, fanno sapere dall’Ausl, la media giornaliera si è assestata su una cifra pari a 80 referti. «All’inizio è stato tutto frutto di un passaparola - afferma il direttore generale Ausl, Giuseppe Caroli - e siamo contenti del successo della fase di sperimentazione». Il servizio online è aggiuntivo a quello tradizionale e per gli utenti continuano a essere disponibili anche le versioni cartacee degli esami. Dall’Ausl fanno sapere che il progetto rispetta tutte le direttive che il Garante della privacy ha diffuso il 19 novembre 2009 e assicurano che la privacy è garantita da canali crittografati e dall’utilizzo di infrastrutture interne all’Ausl. «Sono inoltre le stesse modalità di accesso al servizio a garantire la privacy, perchè il codice necessario è consegnato solo alla persona che deve fare l’esame che, nel caso sia poco pratico di internet, può poi confidarlo a un parente, un nipote o un amico fidato», aggiunge Ghedini. Sempre nel rispetto della privacy, dalla consultazione online sono esclusi i referti che includo l’esame Hiv. «Il servizio non è un doppione del progetto Sole, che riguarda la diffusione di dati online per i medici di medicina generale, ma rappresenta un passo in avanti per l’informatizzazione del nostro sistema sanitario», conclude Caroli. - Evaristo Sparvieri

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