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sabato 24 luglio 2010

Raccolta funghi. Un punto di controllo nell'Alto Frignano

 PAVULLO. Un incontro, previsto per i primi di agosto, tra Ausl, Comuni interessati, Comunità montana, associazioni di categoria e ente parco del Frignano, per valutare la possibilità di attivare almeno un altro punto di controllo funghi nella zona dell’Alto Frignano. Lo annununcia Mario Galli, assessore provinciale alla salute, rispondendo in Consiglio a un’interrogazione di Dante Mazzi (Pdl).  La questione era sorta dopo la sospensione del servizio nei punti di Piavepelago, Fanano e Sestola. Nei giorni giorni scorsi, Germano Manfredini, segretario Lapam, e Luciana Serri, presidente della Comunità montana, avevano mostrato il loro disappunto, chiedendo di rivedere l’organizzazione del servizio e di rispristinare almeno uno dei punti controlli chiusi. La vicenda, infine, era approdata in Consiglio, con un’interrogazione del capogruppo Pdl, Dante Mazzi, sulla sospensione del servizio di controllo dei funghi epegei. «L’azienda Usl di Modena è disponibile a valutare nuove modalità organizzative per il controllo e la certificazione dei funghi freschi epigei spontanei destinati alla somministrazione e alla vendita, su richiesta e in accordo con i Comuni e la Comunità montana dell’alto Frignano e con le associazioni di categoria», ha risposto l’assessore Galli, ricordando che l’Ausl ha sospeso il servizio nei Comuni di Pievepelago, Sestola e Fanano a causa della richiesta quasi nulla sia dei raccoglitori privati che dei commercianti.  «Il problema della certificazione dei funghi - ha aggiunto Galli - si risolverebbe però nel suo complesso se venisse modificata la legge regionale che attualmente non consente ai micologi privati, anche se in possesso di attestato e iscritti nell’apposito registro nazionale, di effettuare la certificazione, cosa che invece è possibile in altre regioni. Una modifica che chiederemo alla Regione perché consentirebbe una più diffusa presenza sul territorio di certificatori con minore dispendio di risorse e una maggiore garaznia di controlli». Nella replica, Dante Mazzi ha sottolineato che «l’allarme per la sospensione del servizio è stato dato proprio dai raccoglitori e dai commercianti, e quindi la richiesta c’è. Spero - ha concluso il consigliere - che si possa realizzare il servizio a chiamata per garantire la sicurezza alimentare soprattutto dei raccoglitori privati». - Evaristo Sparvieri

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