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martedì 24 agosto 2010

Troppi farmaci, ma si inizia a risparmiare

  Spetta all’Italia il primato europeo sulla prescrizione degli antibiotici. E’ quanto emerge dal rapporto dell’Osservatorio nazionale sull’impiego dei medicinali (OsMed), realizzato dall’Istituto superiore di sanità (Iss) e dall’Agenzia italiana del farmaco (Aifa). A fornire il dato riguardante la prescrizione degli antibiotici è Nicola Magrini del Centro per la valutazione dell’efficacia dell’assistenza sanitaria dell’Azienda Usl di Modena (Ceveas), che ha spiegato come l’Italia sia diventato il Paese europeo nel quale si prescrivono più antibiotici.  In questa classifica superiamo la Francia che negli ultimi 3 anni ha abbassato del 20% il numero di ricette, attraverso campagne di informazione ai cittadini e ai medici. «Anche l’Italia, da circa un anno - aggiunge Magrini - si è dotata di politiche adatte a contrastare il fenomeno della prescrizione eccessiva di antibiotici, caratterizzato anche da un’ampia variabilità regionale: in Calabria e in Sicilia i territori meno virtuosi in questo senso, si arriva a prescrivere una quantità di medicinali doppi o addirittura tripla rispetto alla provincia di Bolzano». Secondo Magrini, inoltre, fra le cause dell’eccesso di prescrizioni c’è anche «la pressione commerciale delle industrie farmaceutiche, che cercano di vendere i loro prodotti», ricordando però che «nella nostra Regione, la prescrizione di antibiotici per i bambini ha smesso di aumentare: un elemento positivo che indica un cambiamento graduale e che può far ben sperare per il futuro». Sempre nel rapporto, è stato evidenziato un vero boom delle prescrizioni mediche, con un incremento del 60% rispetto al 2000: solo nel 2009 sono state prescritte 926 dosi di farmaci al giorno ogni 100 abitanti, per un totale di 1,8 miliardi di scatole vendute in un anno. Un aumento che, secondo gli esperti dell’OsMed, non sarebbe giustificato dall’invecchiamento della popolazione e che, in termini di costi, si traduce in una spesa pro capite di 420 euro l’anno (10 euro in più rispetto all’anno scorso), per un mercato farmaceutico che a livello nazionale si aggira su una cifra pari a 25 miliardi di euro: alla Calabria la spesa più alta, con 275 euro pro capite (Bolzano 149). Ma qual è la situazione della prescrizione dei farmaci a Modena? A commentare la fotografia dell’OsMed, Mauro De Rosa, direttore del Dipartimento farmaceutico Ausl, che si trova sostanzialmente d’accordo con il quadro emerso: «L’Emilia-Romagna e la nostra provincia si trovano più vicino al virtuosismo di Bolzano che alla situazione calabrese. Ciò anche per una serie di campagne che hanno lo scopo di razionalizzare il ricorso ai farmaci e di favorire la prescrizione dei farmaci generici». Tra queste, “I farmaci non sono ruote di scorta”, il cui obiettivo è educare all’acquisto e alla conservazione dei farmaci, evitando cattive abitudini come l’accumulo e dell’utilizzo inappropriato.  Secondo i primi dati dell’iniziativa, forniti da De Rosa, nei primi cinque mesi del 2010 in Regione sono state prescritte 17 milioni e 600 mila ricette (+3% rispetto al 2009) e in provincia 2 milioni e 600 mila (+2,5%): «Il minor incremento delle ricette prescritte, ovvero lo scarto dello 0,5% tra i dati regionali e provinciali - continua De Rosa - sta a significare che la nostra provincia ha cominciato a vedere i primi risultati positivi. Una maggiore consapevolezza delle prescrizioni e il ricorso a farmaci generici, piuttosto che a quelli “griffati”, permette di aumentare i fondi per i farmaci innovativi, cioè quei farmaci usati in ospedale per curare le patologie degenerative».

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