Formigine. Atteso concerto in piazza Calcagnini
Roberto Gatto, cosa ascolteremo stasera?
«La nostra formazione propone sonorità riconducibili a celebri trio degli anni '60, come quelli dei maghi dell'Hammond, Jimmy Smith e Jack Mcduff. Tranne qualche standard, eseguiremo solo brani originali».
Il jazz è considerato un genere di nicchia. Stasera l'esibizione sarà in piazza.
«Quando si suona all'aperto è molto importante il tipo di pubblico. Nel Modenese, e in generale nell'Emilia, il jazz è di casa e sono sicuro che questa formazione, più di altre, potrà attecchire per le sue sonorità accattivanti. All'aperto si possono respirare belle atmosfere. A Messina, ad esempio, durante una serata jazz in piazza con Gino Paoli, c'erano 7mila persone assorte nell'ascolto».
Lei ha suonato con nomi storici del jazz. Solo per citarne alcuni, da Chet Baker a Pat Metheny, da Billy Cobham a Joe Zawinul.
«Mi sono tolto grandi soddisfazioni nella mia carriera. Ho fatto tanti incontri importanti. Se dovessi indicare qualcuno con cui mi piacerebbe collaborare, direi Wayne Shorter e Herbie Hancock, i due musicisti di Miles Davis. Un sogno è anche esibirmi con Sonny Rollins».
Tra i giovani chi segnala?
«Ce sono tanti e molto bravi. Mi sono divertito molto quando ho suonato insieme a Chris Potter».
Oltre ad essere un grande batterista, lei ha curato anche diverse colonne sonore per il cinema. Quali differenze?
«Per il cinema, smetto i panni del batterista e indosso quelli del compositore. Il mio modo di comporre, in genere, è molto cinematografico. Per ora però mi diverte molto suonare».
11 settembre 2010
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