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domenica 12 settembre 2010

Il grande jazz con Roberto Gatto


 Formigine. Atteso concerto in piazza Calcagnini 
FORMIGINE. Questa sera il grande jazz è protagonista del "Settembre Formiginese": alle 21.30 piazza Calcagnini sarà animata dalle sonorità jazz del "Roberto Gatto Organ trio".  «Una formazione snella - spiega il batterista, una celebrità nel piccolo mondo del jazz italiano - Max Ionata al sassofono e Luca Mannutza all'organo Hammond sono due bravissimi musicisti che conosco da tempo. Per un batterista è un divertimento assoluto suonare in una formazione con un Hammond».


Roberto Gatto, cosa ascolteremo stasera?  
«La nostra formazione propone sonorità riconducibili a celebri trio degli anni '60, come quelli dei maghi dell'Hammond, Jimmy Smith e Jack Mcduff. Tranne qualche standard, eseguiremo solo brani originali».   
Il jazz è considerato un genere di nicchia. Stasera l'esibizione sarà in piazza.  
 «Quando si suona all'aperto è molto importante il tipo di pubblico. Nel Modenese, e in generale nell'Emilia, il jazz è di casa e sono sicuro che questa formazione, più di altre, potrà attecchire per le sue sonorità accattivanti. All'aperto si possono respirare belle atmosfere. A Messina, ad esempio, durante una serata jazz in piazza con Gino Paoli, c'erano 7mila persone assorte nell'ascolto».
Lei ha suonato con nomi storici del jazz. Solo per citarne alcuni, da Chet Baker a Pat Metheny, da Billy Cobham a Joe Zawinul.  
 «Mi sono tolto grandi soddisfazioni nella mia carriera. Ho fatto tanti incontri importanti. Se dovessi indicare qualcuno con cui mi piacerebbe collaborare, direi Wayne Shorter e Herbie Hancock, i due musicisti di Miles Davis. Un sogno è anche esibirmi con Sonny Rollins».   
Tra i giovani chi segnala?  
«Ce sono tanti e molto bravi. Mi sono divertito molto quando ho suonato insieme a Chris Potter».
Oltre ad essere un grande batterista, lei ha curato anche diverse colonne sonore per il cinema. Quali differenze?  
«Per il cinema, smetto i panni del batterista e indosso quelli del compositore. Il mio modo di comporre, in genere, è molto cinematografico. Per ora però mi diverte molto suonare».
11 settembre 2010

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