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mercoledì 15 dicembre 2010

Assalto al banchetto Il Pdl: «Pronti a denunciarli»

la Gazzetta di Modena — 14 dicembre 2010   pagina 20   sezione: PROVINCIA

fonte:paesionline.it
«Le denunce partiranno nelle prossime ore alla procura di Modena». Così il consigliere regionale Pdl Enrico Aimi torna sui tafferugli in piazza Martiri di sabato mattina, quando, a margine di un corteo contro i tagli alla scuola, un gruppo di studenti delle superiori ha rivolto minacce, insulti e sputi ad alcuni attivisti di Giovane Italia, movimento giovanile del Pdl, sotto il portico col banchetto elettorale.  Un episodio di intolleranza che ha avuto la dura condanna anche da parte degli esponenti Pd, con la deputata Manuela Ghizzoni, capogruppo in commissione istruzione e cultura, e con il segretario cittadino, Davide Dalle Ave, che hanno parlato di «stupida esibizione di bullismo politico che ha oscurato la protesta civile della maggior parte degli studenti».  
Gli inquirenti stanno eseguendo accertamenti per l’identificazione dei responsabili degli eventuali reati, dal momento che alcuni studenti avevano il volto coperto da passamontagna. Identificazione che è esplicitamente richiesta anche nella denuncia contro ignoti per reati di ingiuria, minaccia e interruzione di attività politica, che verrà presentata nelle prossime ore dagli esponenti Pdl, al massimo domani.  I ragazzi coinvolti, se identificati singolarmente, rischiano un procedimento penale. Non si può escludere, tuttavia, che nel caso si accerti che siano minorenni, la procura competente diventi quella del Tribunale dei minori, con sede a Bologna. Nella più mite delle ipotesi, nel caso si proverà una colpevolezza per un reato definibile come “non grave”, i ragazzi potrebbero andare incontro al perdono giudiziale, provvedimento che precluderebbe per il futuro l’accesso a determinate carriere e ad alcuni concorsi pubblici.  «E’ giusto che i ragazzi sappiano a cosa vanno incontro con azioni di questo genere - continua il consigliere Aimi - specialmente se sono aizzati dal mondo degli adulti. Presenteremo denuncia affinché, tramite telecamere, foto e testimonianze, si possano verificare i responsabili di questi atti e chiarire se si tratti di persone già note alle forze dell’ordine». Ipotesi quest’ultima che gli inquirenti sembrano per il momento scartare, concentrando le ricerche nei movimenti studenteschi. - Evaristo Sparvieri

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