Cerca nel blog

giovedì 16 dicembre 2010

Brie: «Un teatro per parlare del presente»

fonte:klpteatro.it
 MODENA.  «Non credo che il mio sia un teatro politico. Ciò che mi interessa è scandagliare il presente e rappresentare la condizione delle persone». Parola di César Brie, regista e attore di origine argentina in scena da domani fino a sabato al Teatro delle Passioni, con lo spettacolo “Albero senza ombra” (ore 21), del quale è autore e interprete. Prima dell’ultima replica, sempre al Teatro delle Passioni, ci sarà un incontro con l’artista, sabato alle 18.   
César Brie, cosa vedrà il pubblico modenese?   
«E’ il racconto di una strage avvenuta in Bolivia l’11 settembre 2008, a Pando, quando si è consumato il massacro dei Campesinos, contadini tenuti come schiavi dai proprietari terrieri. Un eccidio rimasto a lungo insabbiato».   
L’11 settembre. Una data emblematica.   
«Una data terribile, che richiama altre stragi, a cominciare dalle Twin tower fino a un massacro di minatori in Spagna. Una data che fa riflettere».   
A cosa allude il titolo “Albero senza ombra”?   
«Si tratta di un riferimento alla castagna boliviana, che in Italia viene chiamata noce brasiliana. Una pianta povera di fogliame, che quindi lascia esposte le persone che vi cercano riparo».   
Nelle sue opere, l’impegno politico è costante.   
«Non credo di proporre un teatro politico. Sono i temi che mi interessano. Cerco solo di fare buon teatro e affrontare argomenti su cui non c’è molta attenzione».   
Ovvero?  
«Mi interessano temi con un forte riferimento al presente. Anche quando ho affrontato l’Iliade e l’Odissea, ho cercato il loro punto di contatto con il nostro tempo. Mi interessa il reale e la condizione delle persone».  
Con un occhio di riguardo alla realtà boliviana, nonostante la sua origine argentina. Si pensi a “Otra vez Marcelo”.  
«Ho vissuto 20 anni in Bolivia, per questo è un Paese presente nelle mie opere teatrali».   
Tanta Bolivia ma anche tanta Italia.   
«Forse sono un po’ apolide, ma in Italia, in particolare in Emilia Romagna, sono a casa. Qui a Modena mi accolgono sempre con un calore e una gentilezza unici». - Evaristo Sparvieri

Nessun commento:

Posta un commento