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lunedì 14 marzo 2011

Per difendere Costituzione e scuola

MODENA. Si respirava aria fresca ieri pomeriggio in piazza Matteotti, in occasione di "I cittadini leggono la Costituzione": centinaia di modenesi riuniti per scacciare le nubi che, si addensano sulla carta fondativa della nostra Repubblica. Sul palco, amministratori, politici, studenti e professori hanno letto un articolo a scelta per una iniziativa apparsa targata prevalentemente da Pd e Cgil.


Come in altre tante piazze italiane, la lettura modenese della Costituzione si è collegata alle iniziative in difesa della scuola pubblica e del diritto di istruzione, su cui la stessa carta costituzionale si sofferma in numerosi articoli. Come l'articolo 33, sul libero insegnamento, o l'articolo 34, sul diritto allo studio.

E ad aprire la manifestazione ieri è stato proprio un gruppo di studenti delle scuole di ogni ordine e grado: elementari, medie inferiori e medie superiori che, leggendo il primo articolo della carta, ha affermato l'unità di intenti: «Difendere la Costituzione - ha spiegato al microfono uno di essi - vuol dire difendere il diritto alla scuola pubblica».

Una piazza piena, ma non gremita, di gente comune. Una piazza comunque in festa, tra tricolori e palloncini. Sul palco, dopo i ragazzi del, è stata la volta dei politici e degli esponenti del mondo dell'associazionismo. Il sindaco Pighi, che si è soffermato su un commento dell'articolo 3, a dare il via alla girandola di interventi: «Ognuno di noi ha diritto all'uguaglianza - ha affermato Pighi - nella nostra Costituzione, sono scritti quegli obiettivi che tutti i cittadini devono poter raggiungere, nei limiti di ciò che la società può permettere».

A seguire, la presidente provinciale dell'Arci Greta Barbolini e Donato Pivanti, segretario generale Cgil di Modena, che ha letto e commentato l'articolo 39, sulle organizzazioni sindacali: «Bisognerebbe leggere l'articolo 39 a Marchionne», ha dichiarato Pivanti, strappando il primo vero applauso convinto. Sul palco, il segretario provinciale Pd Davide Baruffi e l'assessore regionale alla cultura Massimo Mezzetti: «Non è vero, come vogliono esponenti del Governo, che con la cultura non si mangi - ha commentato quest'ultimo leggendo l'articolo 9 - Il turismo culturale, nelle nostre città, rimane una delle poche realtà in crescita».

Per il mondo della giustizia, Carla Ponterio, magistrato, ha ricordato gli articoli 101 e 104 sull'autonomia della magistratura. Applauditissima Aude Pacchioni, presidente Anpi: «L'Italia ripudia la guerra. L'articolo 11 dovrebbe essere tenuto maggiormente in considerazione», ha esordito in apertura di intervento. E mentre le Cence Allegre intonavano Bella Ciao e altri canti civili e popolari, a turno i cittadini leggevano un passo a scelta della nostra carta fondativa.

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