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martedì 1 marzo 2011

Tornano freddo e maltempo In montagna rischio valanghe

8 febbraio 2011 —   pagina 12   sezione: Provincia

 Neve, pioggia, temperature sotto lo zero. Dopo i timidi accenni di primavera, il maltempo torna a imperversare nella nostra provincia: nevicate in alta quota e impianti sciistici dell’Appennino in difficoltà per scarso numero di presenze. Pioggia, nevischio e freddo in collina e in pianura. Rischio ghiaccio notturno sulle strade, con i mezzispazzaneve e spargisale allertati.
 Nessuna tregua fino a metà settimana, quando gradualmente le temperature dovrebbero subire una leggera risalita: «Stiamo attraversando una perturbazione più che normale per questo periodo - spiega il meteorologo Luca Lombroso - ci eravamo abituati bene: era il clima primaverile dei giorni scorsi a rappresentare un’anomalia».  E infatti da ieri si registrano pioggia e neve un po’ ovunque: da San Felice e Carpi, con precipitazioni a intermittenza per gran parte della giornata, fino a Vignola e Sassuolo, dove i primi fiocchi son scesi dalla mattina. Chiuso per neve l’elisoccorso di Pavullo.
 «Dopo le nevicate, con il ritorno di temperature meno fredde non è da escludere il rischio valanghe», conclude Lombroso. Secondo le previsioni, nei prossimi giorni la neve continuerà a interessare anche quote meno elevate. In montagna, almeno fino a mercoledì, non sono escluse nevicate più abbondanti di quelle di ieri, quando pochi centimetri hanno comunque scoraggiato i turisti a recarsi nelle stazioni sciistiche. Come nelle piste del Cimone, dove non si è registrato un alto numero di presenze, nonostanze condizioni di viabilità non particolarmente difficoltose e un manto bianco tra il metro e il metro e mezzo: «Ci vorrebbe un po’ di sole - spiega il direttore degli impianti sciistici del consorzio, Luigi Quattrini - in questa stagione, le allerte maltempo della Protezione civile non ci hanno aiutato».
 Situazione simile anche negli impianti di risalita delle Piane di Mocogno, dove ieri sono scese decine di centimetri di neve a rinforzare un manto bianco già tra i 40-80 centimetri. «Ci sono state oltre 500 persone per la ciaspolata - dice il presidente Ivano Boilini - ma ci aspettavamo di più. L’ideale sarebbe che nevicasse durante la settimana per poi smettere nei week end. Ormai la stagione è in conclusione, speriamo in un miglioramento nei fine settimana che rimangono da qui a fine marzo».
 «Le piste sono in condizioni ottime, ma le presenze non sono state tante» afferma Giuseppe Gianasi, presidente degli impianti di risalita di Sant’Anna Pelago. Intanto la Prefettura continua a monitorare la situazione meteo, in stretto contatto con l’Arpa. «Il rischio valanghe, con il ritorno del sole, diventa concreto - afferma Vittorio Manfredini, caposoccorso alpino del Cimone, invitando gli sciatori a evitare i fuoripista - Chiunque voglia avventurarsi, segua prima dei corsi appositi e si doti del kit salvavita».
- Evaristo Sparvieri

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