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domenica 27 settembre 2009

Non mangia e non beve 'In carcere non mi curano'

Repubblica — 24 settembre 2009 pagina 1 sezione: FIRENZE


UNO sciopero della fame e della sete. Un gesto estremo per denunciare la mancanza di un' adeguata assistenza medica. Lo ha iniziato ieri una detenuta 40enne del carcere di Sollicciano, madre di un minorenne. La donna, che da circa 10 mesi ha perso completamente l' uso della voce dopo un intervento alla gola per un carcinoma, ha inviato una lettera al consigliere comunale di Sinistra per Firenze Eros Cruccolini: «Sono costretto a rendere pubblica questa lettera - ha commentato Cruccolini - Chi è privato della libertà perché ha commesso un reato non può e non deve essere privato del diritto all' assistenza e alla salute». Poi ha aggiunto: «Gli stessi dottori che l' hanno operata sostengono che per poter riprendere la voce la donna deve poter disporre di maggiori ausili medici». Cruccolini, che ha ricordato anche il caso di un' altra detenuta costretta alla dialisi, ha fatto sapere che farà relazione a Franco Corleone, garante dei diritti dei detenuti del Comune, che proprio ieri ha avanzato l' idea di un progetto pilota per trasferire 100 detenuti tossicodipendenti di Sollicciano in comunità terapeutiche di recupero. «Stiamo arrivando a mille detenuti, una quota che simbolicamente segna il confine del disastro» ha dichiarato Corleone, che oggi inizia un digiuno simbolico per richiamare l' attenzione sul sovraffollamento di Sollicciano.

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