«Risposta da bar a un problema grave. Iniziamo con il togliere le prostitute dalle strade». Così il consigliere regionale Pdl Enrico Aimi sull’ipotesi di apertura di quartieri a luci rosse, rilanciata nei giorni scorsi dal consigliere Pd Fausto Cigni. «Pensare di creare quartieri a luci rosse, riaprendo di fatto le cosiddette case chiuse, è una risposta infantile ad un problema tanto grave quanto serio». Per Aimi, il rischio è quello di «un bordello a cielo aperto»: «Pensare di regolamentare il problema tenendo fuori dal mercato le organizzazioni criminali e’ una pia illusione - afferma il consigliere - Lo Stato poi non puo’ mettersi a fare il “pappone”, cosi’ come si chiama in gergo lo sfruttatore di prostitute. Ci rendiamo conto che il fallimento all’estero di questi quartieri, densi di criminalità e spaccio, qualcosa potrebbe insegnarci? Senza pensare al crollo del prezzo degli immobili in quelle zone». Per questo, Aimi ritiene che «occorre investire sempre più in attività di promozione e si deve proseguire sulla strada della tolleranza zero verso questi mercanti e le organizzazioni criminali dedite allo sfruttamento e all’espulsione immediata delle prostitute. La legge - conclude il consigliere - punisce infatti chi sfrutta e chi favorisce la prostituzione». (e.spa.)
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