Continua la polemica politica sulle attività commerciali gestite da stranieri. Il consigliere regionale Pdl Enrico Aimi torna ancora sulla vicenda, replicando alle dichirazioni del segretario Pd Davide Dalle Ave che, nei giorni scorsi, aveva preso le difese delle associazioni di categoria. Nella querelle, anche la Confcommercio. «Dalle Ave mi ricorda quei personaggi che ogni tanto si incontrano, che enfatizzano i racconti e che se incontrano un forestiero dicono che hanno avuto un incontro ravvicinato del terzo tipo - afferma Aimi - Mi sono permesso di criticare il presidente di Confcommercio perchè con lui ho una diversità di vedute sul tema delle attività dei cinesi e subito Dalle Ave ha raccontato che Aimi attacca i commercianti e le categorie». Per Aimi, un attacco del genere non è stato mai fatto: «Sarei un masochista politico. Una improvvida linea difensiva. Manca il senso dell’opportuno e delle proporzioni. Non so se abbia fatto un buon servizio al presidente Fontanarosa. In merito poi alle accuse al Governo, assente a suo dire sui temi dell’economia e del lavoro, gli ricordo che proprio grazie a politiche efficaci non abbiamo fatto la fine della Grecia o della Spagna di Zapatero». «Il mondo è cambiato - conclude Aimi - ma la furbizia rimane sempre un pessimo surrogato dell’intelligenza».
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