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domenica 22 agosto 2010

Alla Delfini crociata anti-maleducati

 Il distratto cronico, l’intellettuale provocatore, il cafone incorreggibile, la vittima stanca. Sono i quattro profili di un questionario semiserio messo a punto da Biblioteca Delfini, Galleria Civica e Museo della figurina, i tre enti che hanno sede a Palazzo Santa Margherita, per educare i giovani e quanti frequentano il chiostro del palazzo a prestare maggiore attenzione nei confronti di uno dei maggiori luoghi di ritrovo della città. La campagna, iniziata prima della chiusura estiva, riprende lunedì, quando la Delfini riapre con i consueti orari gli spazi al pubblico (lunedì 14-20 e da martedì a sabato 9-20). L’obiettivo è evitare il protrarsi di malcostumi diffusi soprattutto tra i ragazzi, come sporcare le pareti del palazzo con le impronte delle scarpe o gettare a terra carte e cicche di sigarette, tanto che spesso il chiostro, frequentatissimo, si ritrova invaso dai rifiuti. Di qui l’idea della campagna informativa, che prevede un totem, dei volantini e la distribuzione del test semiserio.  «Il problema è comune a tutti gli spazi pubblici - fanno sapere dalla Delfini - Siamo felici che il nostro chiostro sia vissuto dai giovani in maniera informale, ma non vogliamo che tra le migliaia di ragazzi che ogni giorno frequentano i nostri spazi si diffondano atteggiamenti di ordinaria sciatteria».  Per questo - già da fine luglio - al centro del chiostro è stato collocato il totem, che ritrae una bibliotecaria dall’aspetto severo, nata dalla penna di Federico Brunetti, mentre rimprovera coloro che sporcano «ogni oltre dire» il cortile, invitando a compilare il piccolo test.  «L’anno scorso le pareti del chiostro erano state rimesse a nuovo ed erano stati posizionati cartelli informativi, ma - proseguono dalla biblioteca - probabilmente abbiamo adottato una comunicazione troppo sofisticata. Non vogliamo snaturare il chiostro, nè trasformarlo in un collegio. Con questa nuova iniziativa, simpatica e fumettistica, vogliamo avvicinarci al linguaggio dei giovani per renderli coscienti e partecipi del problema».  Tre le domande del test,disponibile anche online sul sito delle biblioteche comunali. Per ogni domanda ci sono quattro risposte, alcune utili all’amministrazione per ottenere indicazioni sul da farsi, altre invece ironiche e fantasiose. Insommma, tra vittima, cafone, distratto e provocatore non resta che scoprire la propria personale natura. - Evaristo Sparvieri

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