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mercoledì 15 settembre 2010

I tifosi: «Alonso ci fa sognare»

 MARANELLO.  Entusiasmo, realismo, scaramanzia. Il day after il trionfo di Fernando Alonso nel Gran premio d’Italia, per le strade si torna a respirare il sogno mondiale. La vittoria di domenica ha portato lo spagnolo al terzo posto nella classifica piloti, a meno ventuno dal leader Mark Webber della Red Bull: svantaggio dimezzato e speranze iridate riaccese. Tra i tifosi del Cavallino, c’è chi crede che adesso l’impresa sia davvero possibile. Altri preferiscono restare cauti, ragionando gara dopo gara. Come l’idraulico Lorenzo Però, che ha seguito la corsa da casa: «Era da tempo che non vedevo una gara così - dice - C’era molta determinazione. I momenti più belli? La partenza e il pit stop decisivo». Poi fa due conti: «Cinque gare e più di cento punti a disposizione. Possiamo vincere sia il titolo piloti che quello costruttori. Tutto dipende da Alonso». Marco Davoli lavora nel settore ceramico. La corsa non ha potuto vederla ma, in compenso, è stato incollato alla radiolina: «Alonso è un grande pilota, ma quest’anno ha commesso errori grossolani. I suoi duelli con Hamilton ricordano quelli della storia della F1. La gara di Singapore sarà determinante. Io spero nella vittoria». Meno ottimista è Marco Schenetti: «Domenica la Ferrari è stata grande - afferma - Il merito è stato dei meccanici. Senza di loro, con la brutta partenza di Alonso, di certo non avremmo vinto. Ma quest’anno niente mondiali».  In Piazza della Libertà, direttamente dalla Finlandia, ci sono Jarkko Veisanen e Elli Yksjarvi. Nella testa (e nel cuore) hanno ancora la tutta rossa di Kimi Raikkonen: «Abbiamo visto la gara nell’Auditorium - raccontano - Entusiasmante. Vincere il mondiale? La Red Bull è forte. Vedremo». Qualche metro più in là, c’è Ron Ho. E’ arrivato a Monza da Hong Kong per seguire il Gp e, prima di tornare a casa, non ha voluto rinunciare a un tour nella città del Cavallino: «Il titolo è difficile. Bisogna fare attenzione alla Mclaren». I pochi dubbi sulla vittoria si dissolvono completamente quando si arriva davanti alla Galleria. Da un pullman scendono una trentina di tifosi di Fernando Alonso. Fanno parte del Fans club di Oviedo, città natale del pilota. Hanno visto la gara dalla prima variante del circuito: «Lo seguiamo dai tempi della Minardi - dice Angelo Urbon, mentre sventola una bandiera delle Asturie autografata - Il pilota c’è, la macchina anche. Quest’anno il mondiale è di Fernando. Webber arriverà secondo». «Se non dovesse vincere Alonso? - aggiunge Tomas Fernandez Mendez - vuol dire che festeggeremo la vittoria di Massa». - Evaristo Sparvieri

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