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sabato 4 settembre 2010

In fila dall alba per il test: 849 gli aspiranti medici

MODENA . Sono stati 849 i giovani aspiranti a diventare medico che ieri mattina si sono presentati alla facoltà di Medicina per affrontare i test di ammissione al corso di laurea. I ragazzi si sono messi in fila dall’alba per partecipare alla selezione che prevedeva soltanto 136 posti. In tutto due le ore a disposizione degli studenti per rispondere ai quiz: ottanta domande a risposta multipla.
A PAGINA 13 

 

 

Gli aspiranti medici in fila dall alba

 Ore 8.30. A circa mezz’ora dall’inizio dei test di ammissione al corso di laurea in Medicina e Chirurgia, il portico del Centro servizi didattici del Policlinico è già affollato di aspiranti medici. Ieri mattina, dei 1056 iscritti alla prova selettiva, circa uno su cinque non si è presentato ai “nastri di partenza”. In tutto, sono stati 849 i candidati, l’80,55% degli iscritti totali: un “esercito” di studenti che ha tentato di accaparrarsi uno dei 136 posti disponibili. Date le rinunce dell’ultima ora, le loro chance di iscrizione al corso di laurea ad accesso programmato sono leggermente aumentate, e alla fine circa un candidato su sei potrà iniziare il percorso di studi necessario per vestire l’ambito camice bianco.  Tra i candidati c’è fibrillazione. C’è chi ha provato il test senza successo anche negli anni scorsi, e quest’anno arriva con un anno in più di esperienza universitaria alle spalle, in un altro corso di laurea. Per altri è la prima volta, e sui loro volti si legge un misto di ansia e impazienza. Gli aspiranti medici vengono da tutta Italia: alcuni sono accompagnati dai genitori, altri supportati da gruppetti di amici. Non mancano ragazzi provenienti da altre nazionalità. C’è chi ripassa gli appunti e chi giochicchia con il cellulare, il cui utilizzo, al momento dell’inizio della prova, è rigorosamente vietato. «Portare dentro il telefono per copiare da internet? - scherza Matteo Pedroni di Sestola - Non ne ho la minima intenzione. Non ci sarebbe neanche il tempo necessario per fare una connessione».  Nella folla di ragazzi in attesa dell’apertura delle porte, c’è Mattia Veroni di San Martino: «E’ la seconda volta che provo il test - afferma - L’anno scorso non è andata, così ho deciso di iscrivermi per un anno al corso di biotecnologia. Speriamo bene». E’ il secondo tentativo anche per Rena Pawar, che spera che il quizzone a risposta multipla sia più semplice di quello dell’anno scorso. «Quest’anno mi sono preparata un po’ meno - aggiunge - Ho ripassato studiando gli esami di ostetricia, corso di laurea a cui sono iscritta». Lucia Perrone è venuta appositamente da Lecce: «Ho studiato sotto l’ombrellone con gli Alpha test e le simulazioni scaricate da internet - racconta - Agitata? Moltissimo».  Una preparazione meno rilassata è quella che ha vissuto Angelo Simili, alle prese con un febbrone che non lo ha scoraggiato affatto. Alle 7.30 era già in prima fila: «Sono reduce da una polmonite - dice - Se quest’anno non dovesse andare, mi iscrivo a biologia e ritento l’anno prossimo». Qualche metro più in là c’è Alberto Binotti di Rimini. Ha già fatto nei giorno scorsi un test per psicologia a Cesena, ma anche lui è tra i primi ad essere arrivato al Policlinico: «Se dovessi entrare, medicina avrebbe la precedenza assoluta. Visto il numero dei candidati, però, più che tranquillo mi sento un po’ rassegnato».  Mentre sotto il portico i ragazzi si scambiano pareri e opinioni, dentro il Centro servizi la macchina organizzativa è già in moto: 80 persone, tra docenti e personale tecnico-amministrativo, incaricate di vigilare sulla regolarità della prova e sull’espletamento delle procedure di identificazione dei candidati. Non manca un curioso siparietto, con i docenti che ricorrono al più classico dei metodi per decidere l’assegnazione delle aule da vigilare: un simpatico “bim bum bam”.  Alle 9.20, con circa venti minuti di ritardo dal previsto, le porte finalmente si aprono. La prima a entrare è Giorgia D’Ambra, direttamente dalla Sicilia: «E’ la seconda volta che provo il test d’ammissione. Attualmente frequento Scienze biologiche a Palermo, ma in caso di ammissione non esiterei a trasferirmi a Modena». Dopo di lei, pian piano le aule si affollano. Ogni studente si dirige verso l’aula assegnatagli. Alle 11, come da copione, l’inizio della prova. Due ore per rispondere alle 80 domande.  Alla fine sono state 10 le aule utilizzate, 9 all’interno del Centro servizi didattici e una esterna, a Radiologia. I candidati sono stati divisi seguendo un ordine cronologico basato sulle date di nascita. Tra le indicazioni impartite ai colleghi da Andrea Cossarizza, docente di Immunologia che ha presieduto la commissione di sorveglianza, anche discrezione nei confronti di eventuali candidati da espellere. Circostanza poi non verificatasi, dal momento che la prova è filata liscia e senza intoppi: tutti gli studenti avevano con sè i documenti necessari per l’identificazione e nessuno ha tentato di copiare. - Evaristo Sparvieri

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