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domenica 6 marzo 2011

Attenti ad attraversare la strada!

SAN JOSE' (Costa Rica). Attento quando attraversi la strada, ma anche quando cammini sul marciapiede. A chiunque arrivi a San Josè, viene fatta una raccomandazione: "Stai attento ad attraversare la strada". Perchè a San Josè, la capitale della repubblica di Costa Rica, le auto sono dappertutto (e i costaricensi guidano in maniera illogica, da far sembrare il traffico di una città come Napoli ordinato come quello di una città svedese o nordeuropea).  Pick-up e suv, soprattutto, della Ford, della Nissan, della Mitsubishi, in fila lungo le avenida e le calle, tra colonne di autobus americani anni '80. Ferme e immobili, che conviene andare a piedi. E qui viene fatta la seconda raccomandazione: "Attento ai marciapiedi". Buche di ogni dimensione infatti si aprono un po' ovunque (anche per questo i costaricensi hanno macchinoni e non piccole e pericolose utilitarie):  voragini non segnalate, tombini scoperti, a cielo aperto, con il rischio di perderci una gamba e di finire all'inferno. O magari si spunta dall'altra parte del mondo e quindi a casa. Ma, nonostante il rischio di cadere in una buca sia più che reale, i costaricensi non camminano con la testa bassa. Anzi. Hanno lo sguardo alto e allegro di chi è fiero e soddisfatto di appartenere a un popolo che ha abolito l'esercito nel 1948, ha dato il voto alle donne molto prima di noi, ha scelto di vivere con lentezza (a questo proposito, si veda il blog di Giovanni Gualmini sul sito della Gazzetta di Modena), punta sulla difesa dell'ambiente e sulla diplomazia a livello internazionale. Sono popolo, ovvero ciò che noi non siamo. Idee già del presidente Figueres, (oggi il presidente è una donna, Laura Chinchilla Miranda, altro segno di emancipazione rispetto al nostro vecchio scarpone) una cui residenza oggi è diventata un ostello per giovani (in un'altra vive oggi un ambasciatore). Viene in mente una terzina dantesca: 
Ahi serva Italia, di dolore ostello,
nave sanza nocchiere in gran tempesta,
non donna di province, ma bordello!

Purg. VI (75-78)
 Un suo motto celebre fu: "Con i soldi? Ho comprato le caramelle". Un dubbio  italiano sorge spontaneo: per le nipoti di qualcuno?

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