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giovedì 17 marzo 2011

Prima udienza per la falsa avvocatessa

 
MIRANDOLA. Prima udienza ieri per il processo nei confronti di Giuditta Russo, la falsa avvocatessa che nell’agosto del 2005 aveva confessato pubblicamente di aver svolto per quasi 10 anni la professione forense senza aver mai conseguito la laurea in giurisprenza, autodenunciandosi alla procura di Torre Annunziata. Per la donna, originaria di Pompei, le accuse sono di truffa aggravata, riciclaggio, esercizio abusivo della professione e falso in atto pubblico. Tra gli imputati anche il marito, accusato di riciclaggio.
 A sfilare ieri mattina, davanti al tribunale collegiale, alla presenza del pm Pasquale Mazzei, sono stati 5 ex-clienti truffati dalla finta avvocatessa (difesa da Elio D’Aquino del foro di Napoli), che hanno fornito le loro testimonianze, assistiti dai difensori di parte civile Cosimo Zaccaria, Giuseppe Campagnoli e dall’avvocato Colliva di Bologna. Nel corso dell’udienza, iniziata alle 9 e terminata intorno alle 13.30, sono stati ascoltati anche i finanzieri che hanno svolto le indagini sui movimenti finanziari di Russo: secondo gli accertamenti, nel corso della sua attività, Russo avrebbe mosso centinaia di migliaia di euro. Prossima udienza prevista il 22 novembre.

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