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martedì 8 marzo 2011

Si chiamerà “Italia”: ieri posa della prima pietra

 SAN JOSÉ (Costa Rica). «Stiamo realizzando un sogno, una bella avventura italiana e costaricense». Così il vicepresidente della repubblica di Costa Rica, Alfio Piva - ospite a Modena il mese scorso per un incontro con le Gev - è intervenuto alla serata nella quale è stato presentato il progetto modenese della stazione biologica e meteoclimatica “Italia” della riserva Karen Mogensen, nella penisola di Nicoya.
 «Stiamo sognando di realizzare una stazione sperimentale che possa servire al mondo per produrre ossigeno e per catturare Co2, nella quale accogliere gli studenti e i ragazzi che vogliono studiare la biodiversità tropicale - ha affermato Alfio Piva ricordando le sue recenti visite a Modena, l’ultima delle quali in febbraio - É giusto dire loro che qui in Costa Rica ci può essere una stazione sperimentale grazie all’aiuto dei modenensi e degli italiani».
 Soddisfazione da parte dell’ambasciatore italiano, Diego Ungaro: «Dal Costa Rica voglio ringraziare la Provincia di Modena, l’università di Modena e Reggio Emilia e la Regione Emilia-Romagna, perché da più di 15 anni sostengono attività molto apprezzate dai costaricensi».
 Ungaro ha ricordato come la collaborazione tra i due Paesi stia diventando «istituzionale», aprendo la strada a nuove possibilità di interscambi culturali ed economici, nei quali il territorio modenese è stato spesso protagonista: «Con l’accordo sul cambio climatico, firmato nel dicembre scorso, si sta costruendo una nuova realtà forte, sentita e partecipata, da parte degli italiani e dei costaricensi, verso la carboneutralità e verso una società più attenta alle tematiche ambientali. Tutto questo grazie a Modena».
(e.spa.)

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