Assolto per non aver commesso il fatto. Saranno depositate tra 90 giorni le motivazioni con le quali, nel tribunale di Modena, un autista 30enne dell'Atcm è stato assolto ieri con formula piena dall'accusa di violenza sessuale nei confronti di una minorenne: un lungo calvario legale e personale durato circa 2 anni, e terminato ieri mattina con la sentenza di assoluzione nel primo grado di giudizio. A emettere la sentenza, il giudice Paola Losavio, al termine di un'udienza durata un paio d'ore, nella quale è stata ascoltata anche la testimonianza della minorenne che aveva sporto denuncia. I fatti risalgono al 20 marzo 2009, quando una 17enne modenese ha presentato denuncia di violenza contro l'autista dell'azienda di trasporto pubblico municipalizzata: secondo il suo racconto, intorno alle 18, l'uomo l'avrebbe palpeggiata e avrebbe commesso atti osceni, mostrandole i genitali. Teatro della presunta violenza, la linea 6/a, che effettua la corsa da via fratelli Rosselli fino al capolinea di via Forlì. E proprio nei pressi del capolinea, in via Zampighi, che la ragazza aveva raccontato di aver subito l'aggressione a sfondo sessuale. Un racconto che non deve aver convinto il giudice, che ieri ha deciso di assolvere l'imputato dall'accusa: l'autista, assunto da 3 anni in Atcm, senza precedenti, non aveva subito sanzioni nè sospensioni da parte dell'azienda di trasporto. Secondo il legale della difesa, Alessandro Conti, che aveva chiesto il rito abbreviato, la ragazza avrebbe mostrato contraddizioni nel racconto e nel tracciare il riconoscimento del suo aggressore. «C'è grande soddisfazione per aver scagionato il mio cliente da un'accusa infamante anche a livello emotivo», afferma Conti. All'accusa, la decisione di impugnare o meno la sentenza.
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