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mercoledì 28 luglio 2010

Facciamo testamento: Your life online after death

La scaramanzia è d’obbligo, ma è “naturale”. La domanda prima o poi qualcuno doveva porsela: cosa succede, una volta morti, alle password, agli account, alle mail e ai profili sui vari network, come Facebook, Twitter, Flickr e Youtube ? A fornire una risposta, due belle ragazze svedesi, Elin Tybring e Lisa Granberg, che hanno creato MyWebWill, un sito che consente ai propri utenti di decidere il futuro della loro vita “virtuale” una volta scomparsi nella vita reale.


«Your life online after death». Lo slogan è tutto un programma. L’assunto iniziale, come si legge nell’About, è macabramente logico: «Viviamo una quantità crescente della nostra vita online. Socializziamo sui network, cerchiamo informazioni online e utilizziamo in rete diversi tipi di servizi per soddisfare le nostre esigenze. Ma cosa succede quando si muore? Che cosa succederà a tutte le nostre foto, blog e account?». Per questo è nato MyWebWill, «un servizio online sicuro che ti permette di prendere le decisioni sui tuoi account Internet dopo la morte».

Disponibile da qualche settimana, dopo una sperimentazione durata un paio di mesi nella sola Svezia, MyWebWill offre ai propri utenti la possibilità di scegliere se, dopo la loro scomparsa, disattivare, modificare o trasferire tutti i propri account, lasciando precise indicazioni sulle proprie volontà digitali post mortem

Due le offerte di “testamento digitale”: con MyWebWill's freemium, dopo il luttuoso evento, tutti gli account del defunto vengono immediatamente disattivati. Con il modello a pagamento, invece, per circa 30 euro l’anno vengono assicurati lo storing delle password, gli update dei post e numerosi altri macabri servizi, come delegare un amico o un parente a curare il blog o a inviare tweets. Tra le diverse opzioni, si può scegliere anche di mandare mail di addio a tutti i contatti della propria rubrica, sottoscritte con un eloquente e beffardo “ci si vede dall’altra parte”.

Un business tanto tetro quanto affidabile, dal momento che si fonda su un’unica certezza: la morte. Elin Tybring e Lisa Granberg, le due ideatrici, incrociano registri nazionali e database, facendo costantemente attività di ricerca per sapere se un socio iscritto al servizio sia vivo oppure passato a “miglior vita”.

Ma per quali ragioni una persona dovrebbe stilare un testamento digitale? «Abbiamo creato MyWebWill in modo che per voi sia possibile prendere il controllo dei vostri beni immateriali, anche nell'aldilà», si legge ancora sul sito. Domini, certo, ma anche conti bancari e carte di credito, che possono essere così affidati a persone di fiducia, in eredità.

Per usufruire del servizio, come su ogni altro sito, basta iscriversi e scegliere le opzioni che si desiderano attivare. Appena iscritti, arriva la classica mail di conferma, con diritti e doveri. Mancano alcuni consigli fondamentali: toccare ferro, munirsi di un corno e farsi il segno della croce prima di cliccare “Invio”. Sperando che non "per sempre".

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