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mercoledì 25 agosto 2010

Giovanardi: non voglio la scissione

 Il sottogretario Carlo Giovanardi nega che “Due anni di impegno”, il libretto nel quale sono illustrati gli obiettivi raggiunti in due anni di Governo, sia un antipasto della prossima campagna elettorale. Eppure, dopo la lettera inviata al premier, in cui insieme al Ministro Rotondi e al governatore campano Caldoro rivendica con fermezza il ruolo della componente democristiana all’interno del Pdl, non è da escludere che il volumetto diventi un preludio per nuove elezioni.
 Nel vertice di venerdì a Palazzo Grazioli, in cui sono state discusse le linee del programma (tra cui i 5 punti decisivi per sondare la fiducia dei finiani al Governo) non erano presenti esponenti Pdl dell’area democristiana. Un’assenza dovuta a un mancato invito, che ha avuto come controparte una lettera piccata, a firma Gianfranco Rotondi (Ministro per l’attuazione del programma), Carlo Giovanardi (sottosegretario alla Presidenza del Consiglio) e Stefano Caldoro (governatore della Campania). Insieme ad altri 10 parlamentari, i 3 esponenti Pdl hanno comunicato al premier che il trattamento riservato è stato «inaccettabile e inspiegabile». «Non abbiamo rimostranze nei confronti del Governo del quale facciamo parte - spiega Giovanardi - la questione è all’interno del partito: chiediamo che vengano rispettati gli accordi presi al momento della fondazione, di cui io e Rotondi siamo fautori». Al senatore e ai suoi non è andato giù il fatto che «si sia discusso il programma senza il Ministro per l’attuazione del programma». In più, «mancavano rappresentanti dell’area democristiana, che ha una tradizione e un bacino elettorale che vanno da Trieste a Agrigento». Venti di scissione e nascita di un nuovo gruppo che - dopo quello dei finiani - rischia di far traballare l’esecutivo? Giovanardi nega: «Abbiamo sollevato una questione che andava sollevata, anche traumaticamente - afferma - Ci aspettiamo risposte esaustive al prossimo vertice. Le elezioni? Io spero in una riconciliazione con Fini, ma la prima data utile non ci sarebbe prima di aprile». Aprile 2011, dunque. Esattamente un anno dopo la stampa di “Due anni di impegno”, un volumetto illustrativo che, alla luce degli ultimi fatti, non è detto non sia utile a tirare una lunga volata elettorale. Del resto anche Berlusconi si è affrettato a diffondere il suo “Due anni di governo”. Nel libretto, ci si concentra sui risultati delle 4 deleghe di Giovanardi: adozioni internazionali, politiche per la famiglia, politiche antidroga e servizio civile. «Con le convenzioni con la Russia, l’Italia è leader nel mondo: 4.000 bambini adottati da 60 Paesi - spiega il senatore - Sulla tossicodipendenza abbiamo realizzato tante campagne, come “Drugs on street” per la prevenzione degli incidenti. Per le famiglie, c’è il fondo credito per i nuovi nati, mentre sul servizio civile abbiamo realizzato incontri con il Papa e con il Presidente della Repubblica». Di ogni attività, il volume entra nel dettaglio: 80 pagine a colori, nelle quali «il senatore Giovanardi compare ogni tre pagine in una bella foto, ora in compagnia del Viceministro russo, ora mentre stringe la mano ad un Ministro cambogiano, ora sorridente in mezzo a bambini in maschera». Il virgolettato è della Pd Delia Murer, che su “Due anni di impegno” - «una sorta di agiografia personalizzata» - ha presentato un’interrogazione. E così distribuzione e tiratura sono diventate una faccenda di Stato. A partire dai costi: 11.940 euro per 10.000 copie, si legge nella risposta. Ma Giovanardi respinge le accuse: «Promuovere le azioni del Governo è un dovere sancito da una legge Amato. E’ un diritto dei cittadini conoscere le opportunità offerte dal Governo». Da qualche settimana, il volumetto è stato distribuito al mondo associazionistico.

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