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mercoledì 25 agosto 2010

Parroco cacciato, la protesta continua

 CONCORDIA «Siamo indignati dai toni offensivi con cui siamo stati trattati». Il giorno dopo l’incontro con il Vescovo Elio Tinti, i parrocchiani di Santa Caterina e San Giovanni continuano la loro protesta. L’obiettivo è il reintegro di padre Walter Gherri, sacerdote inviato nelle due parrocchie e poi allontanato.  Domenica, in occasione della sagra di Santa Caterina, il Vescovo aveva incontrato i parrocchiani, alcuni dei quali hanno creato un comitato e hanno iniziato uno “sciopero delle offerte”.  Ma l’incontro non ha destato l’esito sperato e, dopo la messa, molti non sono stati d’accordo con quanto affermato da Tinti, che ha spiegato i motivi dell’allontanamento di padre Gherri.  Ieri sera, nell’ambito di una riunione di parrocchiani, sono state decise le prossime iniziative, tra cui nuove lettere da inviare al vescovo, nelle quali chiedere il ritorno di padre Gherri e le dimissioni di don Tonini.  Sulla questione è tornato ieri anche Monsignor Tinti, che ha affermato: «Invito tutti ad un sincero esame di coscienza personale e far cessare ogni tipo di chiacchiere, di illazioni e di calunnia sia su don Franco Tonini, parroco di Concordia, e sia su padre Walter Gherri».  «Quando all’interno della diocesi o di una comunità parrocchiale sono in gioco la verità, l’unità e la comunione come Vescovo sono chiamato ad intervenire - ha proseguito Tinti - Nella Chiesa le divergenze non si ricompongono con i comitati di protesta, alimentando la mormorazione e la diffamazione dell’altro: questo non è uno stile evangelico. La Parola di Dio ci dice oggi che la nostra salvezza si ottiene passando dalla “porta stretta”, siamo perciò chiamati ad esercitare la carità verso gli altri..».  «Come Vescovo - ha concluso monsignor Tinti - chiedo a tutti collaborazione e impegno a vivere nella verità ricercando sempre l’unità e la comunione all’interno dell’Unità pastorale».

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