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giovedì 9 dicembre 2010

Carpi, gli studenti: «Da domani si occupa»

la Gazzetta di Modena — 08 dicembre 2010   pagina 01   sezione: PRIMA PAGINA  

Fonte: wordpress
CARPI . La protesta degli studenti contro la riforma del ministro Gelmini è arrivata a Carpi dove in quattro istituti superiori sono previste, da oggi, occupazioni, autogestioni e forme di agitazione. Le scuole interessate sono: Fanti, Meucci, Vallauri e Vinci. Ma solo questa mattina si saprà con certezza che tipo di mobilitazione hanno scelto gli studenti. Al Fanti il preside ha diramato una circolare sul comportamento in caso di occupazione.
A PAGINA 21

Scuola, scatta l'occupazione
 La protesta degli studenti contro la legge Gelmini approda anche negli istituti superiori carpigiani. Fanti, Meucci, Vallauri, Vinci: dopo la pausa festiva di oggi, da domani sono previste occupazioni, autogestioni e forme di agitazione che coinvolgono migliaia di studenti.  Le voci si rincorrevano da giorni. Un tam tam partito anche da internet, che si è alimentato del dibattito scaturito sulle pagine dei collettivi studenteschi presenti sui siti e sui social network della rete, tra i quali Facebook: negli istituti superiori carpigiani, come in altre scuole della nostra provincia, da domani prende il via la protesta studentesca. Gli studenti, e i portavoce delle loro istanze, al termine di un periodo di riunioni collettive, hanno fatto fronte comune per manifestare uniti contro la riforma del ministro Gelmini. Ogni scuola ha scelto la modalità di protesta e solo domani mattina, all’apertura dei cancelli, si saprà con certezza chi ha optato per l’autogestione e chi per l’occupazione.  Al liceo Fanti, che conta circa 1.500 studenti, il preside Gian Michele Spaggiari ha diramato ieri una circolare riservata ai docenti e al personale scolastico sul comportamento da tenere in caso di occupazione: «Ci sono giunte voci di azioni studentesche - afferma - Nel caso giovedì ci sia un’occupazione, come sembra probabile, sarà la prima volta per il nostro istituto. La circolare indica ai professori come comportarsi in quel determinato caso che, per ora, resta a livello ipotetico».  Un’ipotesi che i rappresentanti della protesta danno invece quasi per scontata: «Con la presidenza abbiamo tenuto una linea corretta e trasparente spiegando che la nostra azione non è nei suoi confronti - afferma uno dei ragazzi - Abbiamo tenuto assemblee fino a lunedì e poi abbiamo deciso: noi siamo contrari alla riforma del Ministro Gelmini».  Mobilitazioni in vista anche per i circa 900 studenti del Meucci, dove ieri si è tenuta una riunione autoconvocata per decidere il da farsi. Autoproclamando l’assemblea gli studenti hanno affrontato il tema dell’occupazione: «Se sarà, dovrà essere un’occupazione seria - spiega un loro portavoce che preferisce restare anonimo - La nostra inziativa vuol essere politica ma non partitica. Al bando saranno messi simboli dei vari raggruppamenti politici. Sarà una protesta aperta a tutti coloro che fanno parte del nostro istituto, con un programma che prevede incontri per informare sui contenuti della riforma sui quali non concordiamo. Abbiamo scelto la scuola come luogo di protesta perchè è uno spazio strategico per la cultura, un settore sottoposto a troppi tagli che pregiudicano il nostro futuro».  Dopo circa un ora di assemblea nell’aula Magna - la riunione è inziata intorno alle 14.30 - i ragazzi hanno hanno tenuto a precisare che la protesta «è stata decisa da tutti e proposta da nessuno». Dell’iniziativa erano a consocneza anche i dirigenti scolastici, che hanno fornito agli studenti gli spazi per l’assemblea.  Per il ‘Da Vinci’ e il Vallauri, la decisione sembra quella di un’autogestione. Le due scuole in questi giorni di agitazione sono state chiuse per il ponte dell’Immacolata, ma non è mancato un dibattito acceso tra i ragazzi sulle modalità di manifestazione del dissenso che ha portato al Vallauri alle dimissioni di un rappresentante di istituto: «Alla fine abbiamo scelto qualcosa di più calmo - commenta un loro portavoce - rimaniamo comunque collegati con tutte le altre scuole».  «Il Coordinamento Buona Scuola - recita infine il documento dell’organizzazione dei genitori - fornirà sempre il suo contributo di energie a chi si batte in difesa della scuola statale». - Evaristo Sparvieri


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